Un cappuccino macchiato… senza caffè!

Un cappuccino macchiato… senza caffè!

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Esaurito

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Descrizione

Trovarsi spesso per caso e o per lavoro alla stazione di Roma Termini e riuscire a stringere un’amicizia particolare con una persona simpatica. Scoprire poi che questa persona è il responsabile del bar dove siamo soliti fermarci per fare la nostra immancabile, abbondante (e sicuramente) dietetica colazione, prima di prendere un ‘altavelocità’ per chissà quale destinazione dove andare a far dann… (…ops) spettacoli.

Ogni volta che succede, anche se è mattina presto, siamo sempre accolti e coccolati da Marco, che con Pino condivide la stessa passione per i colori pastello (in particolare il bianco ed il celeste, chissà perché), mentre a me fa sempre mille domande sulle mie origini abruzzesi.

Tra un cappuccino e un cornetto, vedi scorrere freneticamente tutto un mondo particolare di pendolari che corrono, perennemente in ritardo, verso il proprio binario, senza mancare di prendere “un caffè al volo”.

ʻSarebbe da scriverci un libroʼesclama il grigio della Premiata Ditta.

ʻlo sto facendoʼrisponde il buon Marco.

Ed eccoci qua: un libro sulle vicissitudini che accadono da sempre all’interno del bar, tra i camerieri (barman) e i clienti.

ʻTutto è cominciato per gioco poi è diventata una sfida con me stesso.ʼ

Noi apprezziamo da sempre la vena propositiva, il volersi dare da fare, l’ironia e l’autoironia (fondamentali nel mondo aSociale e aPatico di oggi): in Marco abbiamo riconosciuto tutte queste caratteristiche e quindi ci siamo resiimmediatamente disponibili ad essere parte del progetto.

La nostra non vuole essere solo una semplice introduzione al libro, ma desidera anche certificare che tutto quello che racconta Marco in questo libro è assolutamente vero, e rappresenta ciò che accade all’interno di un bar nella Stazione Termini (o Stazione Centrale di Milano o di Pescara, è perfettamente uguale) e di conseguenza, non sono “licenze poetiche” dell’autore, ma succulenti e preziose esperienze di vita, specchio puntuale della realtà.

Abbiamo ascoltato anche noi le richieste più assurde al bancone, abbiamo riso anche noi sotto i baffi di schiuma da cappuccino e quando Marco ci ha mandato le prime pagine abbiamo ritrovato con grande sorpresa tutta l’inconsapevole comicità che abbiamo testato dal vivo.

In una società in continua evoluzione siamo diventati sempre più esigenti, eccentrici, impulsivi e stressati dalla routine quotidiana: anche la più semplice delle cose (come chiedere un caffè) la rendiamo difficile, irrazionale, non logica e quindi dai tratti comici, se non grotteschi.

Vi invitiamo a leggere le prossime pagine con attenzione, immedesimandovi nel ruolo del barista, anche se sicuramente sarete stati molte più volte clienti (e chissà che non abbiate avanzato pure voi qualche richiesta ‘stramba’, eheheh)

Speriamo che le storie vi facciano sorridere, ricordatevi che le pagine che seguono sono frutto del duro lavoro di un ragazzo che ha osservato la realtà che lo circonda mentre fa il suo lavoro e che con grande caparbietà e la voglia di fare qualcosa di diverso, si è impegnato a metterle ‘in scena’ per iscritto in una raccolta.

Questo libricino è tutto da sfogliare sotto l’ombrellone, o da leggere durante una pausa di lavoro con i vostri colleghi, e magari… vi riconoscerete??? (ricordate… l’autoironia è fondamentale!)

Pino Insegno e Federico Perrotta augurano all’autore un grande successo e a tutti voi lettori di vivere con leggerezza ed ironia come sa fare bene il nostro amico Marco.

Ed ora per favore: un caffè caldo macchiato freddo, o meglio, un caffe freddo macchiato con caffè caldo.

Pino Insegno e Federico Perrotta