Descrizione

In Distruzioni per l’Uso, la voce di Andrea Piermattei ci accompagna in un viaggio con bagagli leggeri, attraverso eterogenei lunapark al tramonto, dove ogni attrazione riluce della complessa bellezza della grammatica intima dell’autore. Colpisce la straordinaria capacità di Piermattei di divorare le esperienze dopo averne colto le più sussurrate declinazioni, dopo aver scoperto nelle crepe della realtà il lucore pulsante dell’onirico per poi farsi di colpo carnale, concreto, fisico, materico, dalle transenne ai dubbi, dalla malinconia al rock’n’roll. La capacità di Piermattei di processare nei suoi versi i mondi filtrati dal suo sguardo brillante, spiazzante e profondissimo, gli consente di restituire immagini liriche personalissime eppure con le quali è facile e piacevole identificarsi. Io lo conosco a quel Piermattei, e riconosco tra questi versi la sua musica, la canzone d’autore che danno all’evolversi delle frasi un ritmo sottocutaneo godibile ed efficace. Io lo conosco a quel Piermattei, e conosco le sue risate e conosco i suoi giardini dell’anima ricchi di colori che vorticano di idee. Io lo conosco a quel Piermattei e quindi non mi ha stupito che producesse un volume così splendido e completo, così come non mi stupirà quando dedicherà il suo cuore a qualcosa di completamente diverso ma altrettanto suo.

Giovanni Di Iacovo