Prefazione

Lo so.
Leggendo “Prefazione”, ti aspetti ci sia davvero una prefazione. Ma quello che non sai, è che io le odio, le prefazioni.
Non ne ho mai letta una. Che ci posso fare? Sono fatto così.
Però, poi, l’editore mi dice che lui è uno serio… Che un libro senza prefazione non si è mai visto… E bla bla bla cose così.
Quindi, ho pensato di chiedere ad un amico, di buttare giù una specie di introduzione.
Ma poi, riflettendoci, ho pensato che scrivere un’introduzione è faticoso. E allora… che amico sarei? Quindi, niente introduzione! Così, mi è venuto in mente di contattare una “trentinaia” di artisti, chiedendo ad ognuno di loro, di esternare un pensiero, di buttare giù due righe, o una frase qualsiasi, traendo spunto, magari, dalla nostra conoscenza.
Ovviamente a nessuna di queste persone ho fatto leggere quello che è contenuto nel libro, come invece si dovrebbe fare per ottenere una prefazione che si rispetti, dove il prefattore, cioè colui che prefà, sa almeno di cosa sta parlando.
E invece, no! Perché, poi, appunto, sarebbe stata una prefazione come tutte le altre.
E io le odio, le prefazioni. Non ne ho mai letta una.
Che ci posso fare? Sono pre-fatto così.

Quelli che leggerai ora, sono simpatici pensieri sul mio conto, scritti da giornalisti, musicisti, attori, cantanti, in sostanza, vari amici del vasto mondo dello Spettacolo, che, sfortunatamente per loro, si sono imbattuti in me. Diciamo che sono inciampati, ecco.

Ti aiuteranno, comunque, a conoscermi meglio.

E credimi: questo libro, che tu ora hai tra le mani, potrebbe davvero cambiare la tua vita.
In peggio.

Massimiliano Elia